La Gazzetta di Modena riporta una statistica del 2020, relativa agli interventi della polizia e finalizzati alla salvaguardia dei diritti degli animali domestici, riguardanti la città emiliana.
Qualcuno ha lasciato il gatto chiuso per ore nell’abitacolo dell’auto con il caldo estivo, mentre qualcun altro si è “liberato” del pappagallo, abbandonandolo davanti ai bidoni della spazzatura.
Sono solo alcuni degli oltre 200 casi, tra segnalazioni e interventi, registrati nel 2020 dalla Polizia locale legati al rispetto del benessere animale nella città di Modena. 85 di questi hanno riguardato situazioni di animali in pericolo o abbandonati, condotti spesso con la collaborazione dell’ufficio Diritti animali del Comune ed il Servizio veterinario Ausl.
Le segnalazioni hanno riguardato soprattutto casi relativi a cani reclusi alla catena (una restrizione che è vietata dalle normative), cani chiusi in modo continuativo in gabbia, episodi di violenza fra cani o aggressioni che hanno coinvolto persone. Inoltre, come di consueto, in estate sono aumentate le chiamate per animali domestici lasciati sui balconi o chiusi all’interno di veicoli.
In alcuni di questi episodi, riscontrata una violazione da parte degli addetti, è scattata per i proprietari una sanzione, accompagnata dalle indicazioni per una più idonea detenzione dell’animale. In altri casi, per le circostanze più gravi, l’accusa per i padroni ha stabilito il reato di maltrattamento di animali, che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa che può arrivare fino a 30mila euro.
La polizia di Modena, intervistata, prova a trovare una motivazione plausibile e generale: «La maggior parte delle situazioni deriva da poca conoscenza, non solo delle norme e degli animali. Il cane, per esempio, ha una propria individualità e la parola chiave che lega tutto è “relazione”; la relazione col cane oggi sarebbe da analizzare in maniera assai più libera, aperta e meno di tipo affettivo. Occorre superare il concetto di animali d’affezione; la relazione viene così rimessa in discussione sulla base di un maggiore incontro».
Tutto ciò, e lo ripetiamo per far capire la portata della situazione, riguarda soltanto le segnalazioni e gli interventi della polizia nella città emiliana nel corso del 2020. Un numero impressionante se rapportato a livello nazionale e che ci fa intuire, nonostante i miglioramenti, quanto ci sia ancora da fare per raggiungere un livello accettabile per i diritti degli animali.
Noi di Preemio aiutiamo le persone che vogliono prendersi cura nel migliore dei modi dei propri amici animali. E ci impegniamo nell’utilizzare la nostra voce per sensibilizzare una grande attenzione al tema dei diritti che essi devono avere, e che troppo spesso vengono sottostimati.
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